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Bambini

Consultazione e terapia per bambini

Nella mia esperienza di psicoterapeuta dell’età evolutiva capire il significato dei comportamenti di un bambino è fondamentale per cercare delle soluzioni e poi arrivare a un nuovo equilibrio.

bambino psicologo infanzia terapia milano
Michele, il bambino protagonista di “Io non ho paura” di Salvatores

Come manifesta il disagio un bambino e quando chiedere aiuto allo psicologo dell’infanzia

I bambini tendono a farci capire che non stanno bene attraverso i comportamenti e segnali che ci mandano, piuttosto che attraverso le parole: la loro difficoltà è quella di mettere in parola le emozioni, a volte contrastanti, che sentono e che si trasformano in quelli che in psicologia si chiamano sintomi. Ed è in quel caso che è utile l’ aiuto di uno psicologo esperto in età evolutiva.
Per esempio possono nascere forti paure che prima non c’erano e che limitano la vita quotidiana ( un bambino che non vuole più frequentare certi luoghi ), difficoltà ad addormentarsi, il rifiuto di andare a scuola, scoppi di rabbia che preoccupano i genitori.
Altre volte sono le maestre che segnalano ai genitori una caduta nel rendimento scolastico o che notano un cambiamento, come la tendenza a isolarsi, la difficoltà ad accettare le frustrazioni nelle relazioni con i compagni e le regole.
In altri casi ancora c’è stato un evento scatenante, per esempio la nascita di un fratello e sorella, la separazione dei genitori, la morte di una persona importante. Capita anche che senza un’apparente ragione i genitori notino che il figlio inizia a balbettare o ad avere episodi di enuresi ( il bambino bagna il letto frequentemente di notte) o encopresi ( non trattiene le feci e si fa la cacca addosso).
I sintomi sono utili, perché ci segnalano che nella crescita di un bambino o una bambina c’è stato un intoppo, non capitano a caso e che proprio per questo motivo ci aiutano a capire meglio.

Se vuoi approfondire quando e perché è utile rivolgersi a uno psicologo nell’infanzia puoi leggere qui.

bambina mostra rabbia crisi psicologo infantile

AREE DI INTERVENTO

Riassumendo le aree di cui, come psicologa psicoterapeuta per bambini, mi occupo nella fascia 0-12 anni sono:

  • Stati d’ansia, difficoltà a separarsi da mamma e papà
  • Situazioni di blocco emotivo
  • Disturbi o difficoltà che coinvolgono l’alimentazione
  • Enuresi, encopresi
  • Difficoltà che coinvolgono il sonno
  • Problematiche relazionali e isolamento
  • Manifestazioni di aggressività, oppositività
  • Tic
  • Difficoltà a mantenere l’attenzione, iperattività
  • Paure e fobie
  • Malattia grave del bambino o di un suo familiare
  • Problematiche legate alla scuola
  • Bullismo, cyberbullismo
  • Lutti

Crescendo tutto passa?

Non è semplice da genitore gestire le situazioni causate da alcuni comportamenti problematici: ci si può sentire spaesati, esausti a causa delle mille strategie provate senza risultati, incapaci di capire se quello che vive il bambino è solo una difficoltà momentanea o un segnale che richiede maggiore attenzione.
A volte la difficoltà che vive un figlio è sentita come una propria sconfitta, altre volte un genitore la riconosce come qualcosa che fa parte anche della propria storia (“Ero anche io come lui..”). Questo lo fa sentire in colpa e rende più difficile aiutarlo.
Sono tutte reazioni comprensibili.
Ma per un bambino è ancora più complicato riflettere da solo su ciò che lo fa star male ed allora è l’adulto che può riconoscere l’impasse e avviare una consultazione con uno psicologo esperto in età evolutiva.
Una consultazione è utile perché, data la plasticità della loro struttura psichica, i bambini si adattano di più e trovano nuovi equilibri in breve tempo, ma anche per evitare che un certo disagio/sintomo si stabilizzi.

Il sostegno dello psicologo infantile permette di arrivare insieme a una maggiore comprensione del disagio che ha portato lì genitori e figlio e operare delle trasformazioni per rimettere in gioco i processi di crescita, sfruttando le risorse che ogni nucleo familiare ha.

madre aiuta bambino per problemi psicologici

Come si svolge la consultazione terapeutica

La consultazione terapeutica è la fase iniziale di un percorso terapeutico con lo psicologo infantile. Dopo la telefonata o la mail dei genitori solitamente si prende un appuntamento per iniziare consultazione terapeutica. Il mio modo di lavorare prevede:


– 2 colloqui con i genitori del bambino che serviranno a mettere a fuoco la storia di lui e della famiglia, a parlare di ciò che li ha portati da me e a capire le strategie provate fino a quel momento
– 4 colloqui con il bambino, di cui uno di restituzione
– 1 colloquio di restituzione ai genitori. In quest’ultimo colloquio verrà ripercorsa la consultazione e verranno proposte delle ipotesi di comprensione del funzionamento psichico del bambino ( cioè come una fotografia in quel momento del bambino, come è rispetto alla sua età, in quali attività riesce meglio, che situazioni lo mettono in difficoltà e che modalità utilizza per far fronte a queste etc ). Si tratteranno tutti gli elementi per prospettare ai genitori l’intervento più adatto al figlio e alla situazione.

Nel modello di intervento che utilizzo i genitori sono invitati a partecipare ai colloqui, all’inizio e alla fine della consultazione: la loro presenza e la loro alleanza, in quanto persone più importanti della vita del figlio, sono una risorsa fondamentale per il percorso.

bambino gioca a fare una torre dallo psicologo infantile milano
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